Saper vestire bene è il sogno di ogni donna. Al giorno d’oggi sembra facile ma non lo è: le infinità di negozi e grandi magazzini, sarte, stilisti, sfilate e riviste d’alta moda, affasciano con mille tentazioni. La moda colorata, seducente e fantasiosa, è alla portata di tutte le borse e di tutti i gusti, ma il pericolo sta proprio in questa facilità di ricchezza di scelta: la donna che non ha un gusto sicuro rischia di sentirsi confusa da questa valanga di offerte.

La moda, si dice, è alla portata di tutte, ma non tutte, purtroppo, sono alla portata della moda.

Solitamente si dice che i gusti non si discutono. Sono invece del parere che del cattivo gusto sia molto utile discutere, perché ogni donna possa migliorare, individuando i propri errori. Mettiamoci davanti a uno specchio ed osserviamoci con attenzione: quali sono i punti da valorizzare e quelli da mimetizzare? Qual è la “linea estetica” che più ci si addice? Siamo sportive? Oppure romantiche e civettuole? Siamo timide e modeste? Oppure aggressive e scattanti? Non indossiamo outifits che facciano a pugni col nostro fisico e con il nostro carattere. Ci sentiremmo a disagio e una donna a disagio, anche se è vestita benissimo, non è mai elegante.

Dobbiamo scegliere vestiti e accessori che siamo sicure di utilizzare, che si adattano al nostro tipo di vita.

Prima di ogni acquisto chiediamoci: quando avrò occasione di indossarlo? Non è troppo in contrasto con la mia linea consueta? Detto ciò non dico che sia sempre obbligatorio acquistare solo cose sagge, prudenti e senza fantasia; anzi, un briciolo di fantasia qualche volta non guasta. Ma deve trattarsi di un briciolo solo e, soprattutto, intelligente. Un foulard dai colori accesi, una cintura bizzarra sono accessori che anche una tranquilla donna che fa vita di casa può permettersi. La stessa donna invece, una camicetta “nude-look”, in quali occasioni potrebbe indossarla? Mentre accompagna a scuola i bambini? Mentre cucina?

Non basta saper scegliere gli abiti e gli accessori giusti, bisogna anche imparare ad assortirli. Occorre che tutto, iniziando dall’acconciatura per passare poi al vestito e al trucco, possa “convivere” su di noi in amore e armonia. E attenzione agli eccessi di ogni tipo: anche se ben assortiti, anche se raffinati, troppi gioielli, ad esempio, compromettono rovinosamente l’armonia. Tenete a mente questa frase: less is more!

Una donna “troppo” elegante non è mai una donna elegante. Occorre imparare a organizzare il proprio guardaroba in modo intelligente. Non importa avere pochi vestiti e pochi accessori, ma quel poco deve essere ben organizzato. E’ consigliabile avere per ogni capo gli accessori adatti; ed è bene fare in modo che buona parte dei vestiti, dei soprabiti, degli accessori, siano interscambiabili fra di loro. Avremo così, con la stessa spesa, un guardaroba più ricco, più vario e più armonioso. E ricordate che non c’è eleganza, non c’è classe che tenga a certe piccole disattenzioni: l’orlo della sottoveste che spunta dalla gonna quando si alzano le braccia; la spallina del reggiseno che spunta dalla scollatura; le calze che fanno la grinza sulla caviglia; la gonna stropicciata; il bottone che manca della camicetta, l’orlo scucito della gonna e così via. Sono piccole cose capaci di rovinare un outfit d’alta classe. Prima di uscire quindi esaminatevi allo specchio, davanti, di dietro, di fianco, alzate le braccia, sedetevi, chinatevi: va tutto bene? E’ difficile essere sempre impeccabili, ma non è impossibile. Provateci!

Abbigliamento e psiche viaggiano insieme!

Una donna poco sicura di sé, poco spontanea, non potrà mai essere una donna elegante, le mancheranno i presupposti per la vera eleganza, cioè la sicurezza e la lucidità estetiche. “Ma come si fa ad essere sicure di sé quando si è sovrappeso o eccessivamente magre o bassine?”  Certamente è più difficile che per una donna dalla figura “facile”, ma non è impossibile, specialmente adesso che la moda offre una varietà di mezzi, soluzioni e stili. Una donna robusta, per essere elegante, deve scegliere linee e tessuti che non sottolineino minimamente la figura, senza cadere nell’eccesso opposto, ovvero, quello di scegliere linee troppo ampie e tessuti troppo spessi. La linea più adatta è sempre quella scivolata, che non segna i fianchi e leggermente svasata. Da eliminare invece le gonne troppo scampanate a pieghe o strette in vita, cappotti a doppio petto, le giacche corte che allargano i fianchi. I tessuti da scartare sono la maglia, il jersey, il tweed pesante, le fantasie scozzesi a grandi disegni. Quelle da prediligere devono essere, minute, discrete, preferibilmente tono su tono. Tendenzialmente la donna robusta è portata a scegliere colori scuri, come il nero, il marrone, il blu scuro. Sono tinte che snelliscono, certo, ma saranno adattissime anche tutte le tinte fredde, che, anche se piuttosto brillanti, non accentuano troppo la linea: verde, azzurro, tutti i toni del blu, il viola, il prugna. Non sono molti i colori da scartare, restano solo il bianco, il crema e le tinte calde (giallo, rosso e arancio) che però andranno benissimo per illuminare il viso, sotto forma di foulard, collane, colletti, sciarpe, eccetera. La donna robusta, dovrà tenere a mente questi piccoli trucchi: non portare mai un pullover infilato nella gonna o nei calzoni, ma portarlo sempre fuori, e sceglierlo in una linea diritta; i calzoni dovranno essere accompagnati da una lunga casacca o da un lungo pullover che coprano i fianchi; non portare mai cinture strette in vita; preferire, a tutte le altre scollature, quella a V, che fa sembrare il seno meno abbondante.


All’opposto una donna magrissima, se si sa vestire, è certamente molto elegante. Non deve portare abiti di maglia aderente – che stanno bene alle donne snelle, ma non a quelle troppo magre – né abiti di linea troppo dritta e spoglia, ma deve dare la preferenza alle linee ampie (non enormi), alle pieghe, ai pantaloni svasati, alle gonne scampanate, ai cappotti in tessuti pesanti, alle linee spezzate, agli abiti a due pezzi. Non sono consigliabili abiti in tinta unita; meglio scegliere delle fantasie vivaci. In genere è di sera (e d’estate) che le donne troppo magre hanno più difficoltà. Come coprire le braccia troppo magre, il décolleté ossuto, le spalle scarne? Le braccia si possono nascondere sotto maniche molto ampie, gonfie; una scollatura può essere mimetizzata da una lunga sciarpa o da una grande collana. L’ideale sono gli abiti di chiffon o di organza, colorati, magari a fiori, ampi, molto femminili. È micidiale, invece, il classico “tubino nero” che mortifica la linea.

Una donna piccola, se è abbastanza sottile, non ha particolari problemi di abbigliamento. Deve, per quanto possibile, rispettare una sola regola fondamentale: può portare di tutto, purché proporzionato a lei, cioè minuto. Un grande collo di pelliccia, un cappello monumentale, degli stivaloni da moschettiere, possono offuscare l’armonia della sua figura, accorciandola e allargandola a dismisura. Una stoffa dalla fantasia grande e vistosa può farla sembrare ancora più piccola. Un cappotto molto ampio, di tipo militare, può farla sembrare una ragazzina che indossa il cappotto della mamma. Mentre invece un cappotto liscio, dalle spalle non troppo larghe, le starebbe benissimo; una fantasia a fiori minuti la renderebbe ancora più femminile; degli stivaletti aderenti le allungherebbero le gambe e così via. Insomma una donna piccola può accettare tutte le stravaganze della moda, purché le sappia modificare riportandole alle proprie dimensioni. Deve poi tenere presente tutti i trucchi efficaci per allungare le gambe e la figura portando scarpe e calze dello stesso colore, calzando stivaletti aderenti a tacco alto (non esagerato), sempre nello stesso colore delle calze; non portando niente che “tagli” la figura (una cintura colorata un golf di tinta contrastante con quello della gonna). Meglio scegliere motivi verticali (strisce, lunghe file di bottoni), abiti a vita alta, pullover e giacche corte, cappotti di linea semplice con cintura o martingala al di sopra del punto di vita.

Spero che questo articolo sia stato utile, ma se hai bisogno di una consulenza di stile puoi scrivermi; sarò felice di darti una mano.